Spugne e panni per la pulizia possono ospitare miliardi di batteri: i consigli degli esperti sulla igienizzazione
Nell’ambito dell’igiene domestica, un aspetto spesso trascurato ma fondamentale riguarda la corretta manutenzione di spugne e panni per la pulizia. Questi strumenti, indispensabili nelle operazioni quotidiane, possono infatti diventare un vero e proprio focolaio di batteri e microorganismi potenzialmente dannosi per la salute.
Recenti studi e raccomandazioni degli esperti sottolineano quanto sia importante non solo sapere come pulire le spugne ma anche ogni quanto sostituirle per garantire un ambiente domestico sano e sicuro.
L’importanza di igienizzare spugne e panni: un terreno fertile per i batteri
Le spugne per i piatti e i panni per la pulizia rappresentano una fonte significativa di contaminazione batterica. Secondo una ricerca tedesca del 2017, in un solo centimetro cubo di spugna si possono trovare fino a 54 miliardi di batteri, tra cui anche specie come la Salmonella e l’Escherichia coli, responsabili di infezioni alimentari e intestinali. Pur trattandosi in gran parte di batteri innocui, la presenza di patogeni rende imprescindibile un’attenzione particolare alla loro igiene.

Igienizza la spugna – (lingualombarda.it)
Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), i metodi più efficaci per eliminare la quasi totalità dei batteri dalle spugne e dai panni sono l’uso del microonde e della lavastoviglie. Tuttavia, è fondamentale seguire alcune accortezze: la spugna deve essere ben inumidita prima di essere inserita nel microonde, evitando così il rischio di incendi, e non va superato il tempo massimo di un minuto per il ciclo di sanificazione. I panni multiuso, invece, possono essere lavati in lavatrice, preferibilmente separatamente dagli altri tessuti per motivi igienici.
Non esiste una regola fissa valida per tutti, poiché la durata di spugne e panni varia in base alla frequenza d’uso e alle modalità di pulizia adottate. Tuttavia, gli esperti consigliano di sostituire la spugna per i piatti ogni 1-2 settimane se utilizzata quotidianamente, o comunque non appena essa manifesti cattivi odori o segni di deterioramento. I panni per la pulizia, soggetti a un utilizzo meno intenso, possono durare qualche settimana in più, ma il principio rimane invariato: la sostituzione è necessaria non appena il tessuto mostra segni di usura o odori sgradevoli.
Tra un cambio e l’altro, è buona norma strizzare bene le spugne dopo ogni utilizzo per limitare la proliferazione di umidità, e lavare i panni almeno una volta alla settimana. Questi accorgimenti contribuiscono a mantenere più a lungo un ambiente igienico, ma non eliminano la necessità di una sostituzione periodica.
Oltre alla sostituzione regolare, è possibile adottare diversi metodi per igienizzare le spugne e i panni e prolungarne la vita utile. Tra le tecniche più diffuse e consigliate troviamo:
- Microonde: come già anticipato, inserire la spugna umida nel microonde per circa un minuto alla massima potenza. Metodo efficace ma da evitare se la spugna contiene particelle metalliche abrasive.
- Bollitura: immergere la spugna per almeno 5 minuti in acqua bollente, eventualmente arricchita con sapone di Marsiglia, per eliminare batteri come Salmonella ed E. coli. Per rimuovere i cattivi odori, si può aggiungere al bagno bollente succo di limone, aceto di vino bianco, sale o bicarbonato di sodio.
- Candeggina diluita: un bagno di circa mezz’ora in una soluzione contenente 10% di candeggina e 90% di acqua, seguito da un accurato risciacquo e asciugatura all’aria aperta, garantisce una disinfezione profonda. È importante però maneggiare la candeggina con cautela per evitare rischi di irritazioni e danni alle superfici.
- Lavastoviglie: collocare la spugna nel cestello superiore e avviare un ciclo ad alta temperatura, preferibilmente con asciugatura ad aria calda, è un metodo pratico e sicuro per igienizzare le spugne.

La spugna, un ricettacolo di batteri - (lingualombarda.it)












