Con l’arrivo del freddo si riaccendono i termosifoni: un trucco semplice migliora l’efficienza e riduce i consumi di casa.
Quando le giornate si accorciano e le prime raffiche fredde cominciano a bussare alle finestre, le case italiane si trasformano in rifugi. E come ogni anno, in questo periodo, si riaccendono i termosifoni, simbolo di calore domestico, ma anche di spese che, per molti, rischiano di diventare insostenibili. La questione non è nuova. L’aumento dei costi dell’energia ha reso il riscaldamento un argomento delicato in migliaia di famiglie, che provano a bilanciare comfort e risparmio.
I termosifoni, per tradizione e praticità, restano ancora oggi una delle soluzioni più diffuse. Piacciono perché sono semplici, funzionano in fretta e coprono l’intera abitazione. Ma quando il sistema non viene controllato per mesi, può iniziare a funzionare male. A quel punto la tentazione di chiamare un tecnico è forte. Ed è qui che molti sbagliano. Perché in molti casi la soluzione è alla portata di chiunque e costa zero. Basta sapere cosa cercare e dove mettere le mani. Prima di avviare l’impianto, infatti, ci sono piccoli accorgimenti che possono evitare sprechi e ridare ai termosifoni la loro piena efficienza.
Perché i termosifoni non scaldano bene (e come capirlo prima che arrivi la bolletta)
Il problema più frequente si presenta nella parte alta del termosifone, che spesso resta fredda mentre la parte bassa si scalda. Un segnale preciso, che indica la presenza di aria nel circuito. Quando succede, il calore non riesce a distribuirsi in modo uniforme e la caldaia lavora di più, consumando gas e alzando i costi. Un errore comune è pensare che serva per forza l’intervento di un tecnico. In realtà, il sistema va semplicemente sfiatato. Un’operazione semplice, che richiede pochi minuti. Serve solo una chiavetta apposita o anche un cacciavite, da usare per aprire la valvola di sfogo situata sul lato del termosifone. Appena si sente uscire l’aria, bisogna aspettare che inizi a fluire l’acqua, segnale che il circuito si è riequilibrato.

Perché i termosifoni non scaldano bene (e come capirlo prima che arrivi la bolletta) – lingualombarda.it
Questo gesto, spesso trascurato, fa risparmiare subito, perché consente di scaldare meglio e consumare meno. È un’azione consigliata all’inizio della stagione fredda, ma anche nel corso dell’inverno, se si nota che uno o più termosifoni non lavorano correttamente. Secondo tecnici del settore, una corretta manutenzione domestica può ridurre i consumi fino al 15%. Un dato che, alla lunga, incide sulla spesa complessiva in bolletta. Sfiatare, controllare la pressione della caldaia e pulire le valvole sono tutte operazioni che si possono eseguire senza rischi, se si presta attenzione. E che possono evitare interventi esterni non necessari.
I problemi, spesso, non derivano da malfunzionamenti complessi, ma da mancata cura del sistema. Aria nei termosifoni, pressione bassa o valvole bloccate sono condizioni che si risolvono in autonomia. L’errore è sottovalutarli. Per questo, gli esperti consigliano di verificare lo stato dell’impianto prima ancora che le temperature scendano troppo, così da evitare avvii forzati e spese impreviste. Anche la temperatura impostata gioca un ruolo: abbassare di un solo grado può significare tagliare del 6-7% i consumi. E in un periodo come questo, ogni punto conta.
Il riscaldamento costa, ma non va acceso a occhi chiusi: come usare i termosifoni senza sprechi
Oltre alla manutenzione, è fondamentale usare i termosifoni in modo consapevole. Molti tengono accesa la caldaia per tutto il giorno, anche quando non sono in casa. Altri impostano temperature troppo alte, pensando che così la casa si scaldi più in fretta. Ma è un errore: serve solo a far salire la bolletta. Le valvole termostatiche, obbligatorie in molti edifici condominiali, permettono di modulare la temperatura in ogni stanza. È utile abbassarla nelle camere da letto o negli ambienti poco utilizzati, concentrando il calore dove serve davvero.
Anche le abitudini quotidiane incidono. Arieggiare le stanze al mattino per pochi minuti è utile, ma lasciar aperte le finestre troppo a lungo disperde il calore accumulato. Chi ha muri esposti verso l’esterno può migliorare la resa applicando pannelli riflettenti dietro ai termosifoni, un accorgimento semplice che impedisce al calore di perdersi attraverso le pareti. Lo stesso vale per le tende pesanti: aiutano a trattenere la temperatura e riducono i consumi.
In molte abitazioni, il problema non è l’impianto, ma il modo in cui lo si utilizza. Bastano piccoli gesti per fare la differenza. Evitare di coprire i termosifoni con mobili o panni, regolare la caldaia su temperature ottimali (tra i 18 e i 20 gradi) e sfiatare regolarmente ogni corpo riscaldante sono buone pratiche che possono cambiare l’intera stagione. Non serve tecnologia avanzata, solo un po’ di attenzione. E se il termosifone non funziona come dovrebbe, il consiglio è sempre lo stesso: prima di chiamare qualcuno, ascoltalo, toccalo, controlla se ha bisogno solo di respirare.

Termosifoni che non scaldano abbastanza? Con il trucco "del cacciavite" risolvi in un attimo - lingualombarda.it








