Un studio ha rivelato un aspetto legato all’invecchiamento biologico: mantenere solide relazioni sociali rallenta l’invecchiamento cellulare.
Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Brain, Behavior and Immunity – Health, conferma e approfondisce il legame tra benessere sociale e salute biologica, evidenziando come la qualità e la continuità dei legami umani nel corso della vita influenzino direttamente la longevità e il processo di invecchiamento a livello molecolare.
Lo studio ha coinvolto un campione di 2.117 adulti statunitensi, analizzando il cosiddetto “vantaggio sociale cumulativo” (CSA), un indice che tiene conto di fattori quali le relazioni familiari, il supporto emotivo ricevuto, la partecipazione religiosa e l’impegno nella comunità. I dati raccolti sono stati poi confrontati con indicatori biologici legati all’invecchiamento cellulare, come l’infiammazione sistemica e la funzione degli ormoni dello stress, focalizzandosi in particolare sugli “orologi epigenetici”, strumenti che stimano la velocità con cui il corpo invecchia a livello molecolare.
I risultati sono stati chiari: gli individui con un punteggio più alto nel CSA mostravano un invecchiamento biologico più lento, livelli inferiori di infiammazione e nessuna alterazione significativa degli ormoni dello stress. In particolare, è stata osservata una riduzione dei livelli di interleuchina-6, una molecola pro-infiammatoria associata a patologie croniche come malattie cardiovascolari, diabete e neurodegenerazione.
L’impatto profondo delle relazioni sociali sulla salute
Anthony Ong, professore di psicologia e direttore del Human Health Labs presso il College of Human Ecology della Cornell University, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta: «Sono rimasto colpito nel constatare quanto profondamente le relazioni sociali influenzino il corpo a livello molecolare. Questi legami possono letteralmente rallentare il processo di invecchiamento biologico riducendo l’infiammazione cronica di basso grado, un fattore chiave nell’invecchiamento accelerato».
L’effetto benefico non riguarda solo una singola relazione o un’esperienza sociale isolata, ma si costruisce nel tempo attraverso una rete di interazioni e connessioni che si approfondiscono e consolidano lungo tutto l’arco della vita. Ong paragona questo accumulo di risorse sociali a «un conto di risparmio per la pensione», dove più si investe in relazioni significative e stabili, maggiore è il rendimento biologico in termini di salute e longevità.

Le quattro dimensioni chiave delle relazioni sociali (www.lingualombarda.it)
Lo studio identifica quattro aree fondamentali che contribuiscono al CSA:
- Il calore e il sostegno ricevuti dai genitori durante l’infanzia
- Il senso di appartenenza e connessione con la comunità e il quartiere
- L’attiva partecipazione a comunità religiose o di fede
- Il supporto emotivo continuo da parte di amici e familiari
Questi elementi, combinati e accumulati, influenzano in modo misurabile la traiettoria della salute e dell’invecchiamento, dimostrando come il benessere sociale non sia un semplice aspetto psicologico, ma una componente integrale della salute fisica e della longevità.