Torna puntuale il passaggio dall’ora legale all’ora solare, una modifica che interessa milioni di italiani.
Nel 2025, il cambio d’orario avverrà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, anticipando di qualche giorno rispetto agli anni precedenti a causa della particolare configurazione del calendario.
Questo spostamento comporta un’ora in più di sonno ma anche giornate con il tramonto anticipato, un tema che continua a suscitare dibattiti sull’effettiva utilità di questa pratica.
Il cambio all’ora solare: quando e come si spostano le lancette nel 2025
Alle 3 di notte del 26 ottobre 2025, le lancette degli orologi dovranno essere riportate indietro di un’ora, segnando così le 2:00. Questo consente di guadagnare un’ora di sonno, mentre il sole tramonterà prima, modificando la percezione della durata del giorno. Mentre gli orologi digitali e i dispositivi connessi a internet si aggiorneranno automaticamente, per gli orologi analogici sarà necessario intervenire manualmente per evitare discrepanze d’orario.
La regola generale stabilisce che il cambio avvenga l’ultima domenica di ottobre, ma nel 2025 questa data coincide con il 26 ottobre, qualche giorno prima rispetto agli anni passati. Ad esempio, nel 2022 il passaggio era avvenuto tra il 29 e il 30 ottobre, mentre nel 2024 tra il 26 e il 27 ottobre. Questa anticipazione è dovuta esclusivamente alla collocazione del calendario e non a modifiche normative.
Il ritorno all’ora solare resterà in vigore fino all’ultima domenica di marzo 2026, quando si tornerà all’ora legale nella notte tra il 28 e il 29 marzo 2026, spostando quindi le lancette in avanti di un’ora.

L’ora solare: origini, vantaggi, controversie e impatto sul benessere(www.lingualombarda.it)
L’adozione dell’ora legale e dell’ora solare ha radici storiche e pratiche che risalgono alla prima metà del XX secolo. La finalità originaria era il risparmio energetico, utilizzando al meglio la luce naturale per ridurre il consumo di energia elettrica, soprattutto legata all’illuminazione artificiale. In Italia, l’ora legale fu introdotta per la prima volta nel 1916, ma solo con la legge 503 del 1965 venne stabilizzata la sua applicazione.
Nel tempo, però, l’efficacia di questo sistema è stata messa in discussione. L’introduzione di tecnologie moderne come l’illuminazione a LED, sistemi a basso consumo e fonti rinnovabili ha ridotto il vantaggio economico del cambio d’ora. Inoltre, diversi studi evidenziano come la variazione improvvisa dell’orario possa avere effetti negativi sull’organismo umano, in particolare sul ritmo circadiano, con sintomi quali insonnia, stanchezza, difficoltà di concentrazione e irritabilità nei giorni immediatamente successivi al cambio.
In ambito europeo, il dibattito è acceso da anni. Nel 2018 la Commissione UE propose l’abolizione del cambio stagionale dell’ora, lasciando a ogni Stato membro la possibilità di scegliere se mantenere in modo permanente l’ora solare o l’ora legale. La mancanza di accordo tra i paesi ha fatto sì che il sistema attuale resti in vigore, almeno per il momento.
Anche figure politiche di rilievo, come il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, si sono recentemente mostrati scettici sulla reale utilità del doppio orario durante l’anno, sottolineando la necessità di una riflessione più ampia sul tema.

Cambio ora (www.lingualombarda.it)








