Una manopola presente in ogni casa può ridurre i costi delle bollette. Ecco come usarla per risparmiare da subito.
Quando le temperature iniziano a calare e il riscaldamento torna protagonista in tutte le case, il pensiero va inevitabilmente a quanto si spenderà nei prossimi mesi. Le bollette, già aumentate negli ultimi anni per via del caro energia e della crisi internazionale, rappresentano una delle principali preoccupazioni per le famiglie italiane. E anche se alcune tariffe sono rientrate, resta il problema di fondo: il consumo energetico cresce, mentre i redditi restano fermi.
In questo scenario complicato, ogni gesto può fare la differenza. E spesso la soluzione non sta nell’acquisto di dispositivi costosi o nell’intervento di un tecnico specializzato, ma in qualcosa che già abbiamo a portata di mano. La cosiddetta “manopola consuma-energia” non è un nuovo apparecchio tecnologico, ma una semplice valvola che si trova sui termosifoni. Un dettaglio spesso ignorato, ma che, se usato correttamente, può incidere in modo evidente sulle spese di riscaldamento.
Il ruolo della manopola del termosifone nel controllo dei consumi invernali
Ogni termosifone installato in casa è dotato di una manopola laterale che permette di regolare la quantità d’acqua calda che circola al suo interno. Si tratta, in pratica, di un rubinetto che può essere completamente aperto, parzialmente chiuso o del tutto bloccato. Questo significa che è possibile modulare il calore in base alla reale necessità della stanza.
È un gesto banale, ma che ha ripercussioni dirette sulla caldaia, sui consumi di gas e, quindi, sulla bolletta. Le stanze della casa non sono tutte uguali. Alcune vengono vissute per molte ore al giorno, altre molto meno. Pensiamo a un ripostiglio, una stanza degli ospiti, un corridoio o un locale lavanderia: non ha senso riscaldarli alla stessa temperatura del salone o della camera da letto.

Il ruolo della manopola del termosifone nel controllo dei consumi invernali – lingualombarda.it
Chiudere completamente i termosifoni in ambienti non utilizzati permette di concentrare il calore dove serve davvero. La caldaia lavorerà meno, i termosifoni delle stanze principali si scalderanno più rapidamente, e il consumo complessivo si ridurrà. Secondo i tecnici del settore, una gestione consapevole delle valvole può portare a una riduzione dei consumi fino al 20% nei mesi invernali.
Il problema è che in molti dimenticano di usarle. Le manopole restano sempre nella stessa posizione, da un inverno all’altro. O peggio, vengono lasciate aperte ovunque “perché così si scalda tutta la casa”. Ma scaldare tutto, anche ciò che non si vive, è un lusso che oggi molti non possono più permettersi.
Freddo, caldaia accesa e spese in salita: come un gesto quotidiano può cambiare tutto
L’arrivo dell’autunno 2025 ha già portato i primi segnali. Le temperature si sono abbassate in modo deciso, e molte famiglie hanno acceso i termosifoni già da fine ottobre. In alcune città del Nord, la caldaia è in funzione h24. In questo contesto, anche piccole disattenzioni possono diventare un peso nel bilancio familiare.
Non si tratta di stringere la cinghia, ma di osservare le abitudini con occhi nuovi. Se una stanza resta vuota per giorni, tenere acceso il riscaldamento equivale a gettare denaro. Ogni termosifone lasciato attivo senza necessità costringe la caldaia a mantenere una temperatura più alta, sprecando energia. E il risultato si vede poi in bolletta.
Girare la manopola non richiede competenze, né attrezzi. Basta avvitarla in senso orario fino a bloccarla. Se si vuole solo ridurre il calore, si può anche regolare su un livello intermedio. Alcuni modelli hanno numeri da 0 a 5, altri semplici simboli. In entrambi i casi, il principio è lo stesso: dare calore solo dove serve.
In molti casi, anche un parziale spegnimento dei termosifoni nelle ore notturne può contribuire al risparmio. Dormire a 18-19 gradi non è un disagio, ma una buona pratica anche per la salute. E ridurre la temperatura media di un solo grado, secondo l’ENEA, può tradursi in una riduzione dei costi fino al 7% all’anno.
La gestione del calore non deve diventare un’ossessione, ma un’abitudine consapevole. Oggi i margini per abbattere i costi esistono, ma richiedono attenzione. E la prima forma di risparmio è proprio quella che parte dalle cose che già abbiamo, e da cui di solito non ci aspettiamo nulla.

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