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Ai piedi del Monte Rosa esiste il Castello di Cenerentola dove sentirsi davvero una principessa

Castel Savoia come il castello di CenerentolaAi piedi del Monte Rosa esiste il Castello di Cenerentola dove sentirsi davvero una principessa - lingualombarda.it - fonte instagram

Tra le montagne della Valle d’Aosta sorge un castello fiabesco, costruito per una regina ma degno di una fiaba Disney.

Ci sono luoghi che sembrano nati da un sogno, costruiti non per proteggere ma per incantare. Ai piedi del Monte Rosa, dove i boschi si aprono in silenzio e l’aria profuma di resina, sorge uno di questi: Castel Savoia, conosciuto da molti come il Castello di Cenerentola. Chi lo scorge per la prima volta rimane colpito dalla perfezione delle sue torri, dalle finestre ornate, dalle pietre chiare che si stagliano contro il verde intenso della valle. Sembra quasi che da un momento all’altro una principessa possa affacciarsi a un balcone, o che un cavallo bianco compaia sul sentiero che conduce al portone.

Eppure, dietro a questa bellezza da fiaba si nasconde una storia reale. Non di una fanciulla in attesa del suo principe, ma di una regina che desiderava un rifugio estivo tra le montagne. Una donna colta, curiosa e appassionata: Margherita di Savoia. La storia di Castel Savoia inizia alla fine dell’Ottocento. La regina Margherita, moglie di Umberto I di Savoia, cercava un luogo dove trascorrere le estati lontano dal caldo di corte. Scelse Gressoney-Saint-Jean, un borgo elegante e riservato, ai piedi del ghiacciaio del Monte Rosa.

Per dare forma alla sua visione, chiamò l’architetto Emilio Stramucci, lo stesso che aveva lavorato per il Quirinale. Voleva qualcosa di unico: non una residenza ufficiale, ma una dimora capace di fondere la grazia della montagna con la nobiltà dell’arte. Il risultato è straordinario: una villa a tre piani con cinque torri tutte diverse, ognuna con una personalità propria. Lo stile è un intreccio affascinante di neogotico e liberty, con arredi che richiamano il Medioevo ma linee leggere, quasi romantiche.

All’interno, al piano terra si trovavano i saloni destinati alla vita di corte; al primo piano, gli appartamenti privati della regina; più in alto, le stanze dei gentiluomini e del personale. Da ogni finestra si apre una vista diversa: giardini ordinati, boschi scuri, e più in lontananza i ghiacciai che scintillano alla luce del sole.

Un castello aperto ai visitatori

Oggi Castel Savoia accoglie chiunque voglia scoprire il suo fascino. È visitabile quasi tutto l’anno, con visite guidate che accompagnano i visitatori attraverso i saloni, le torri e le stanze reali.

Nei mesi invernali, le aperture vanno dal martedì alla domenica (10:00–13:00 e 14:00–17:00), mentre in primavera ed estate il castello rimane aperto con orario continuato fino alle 19:00. Durante luglio e agosto, le porte si aprono anche il lunedì.

Il biglietto intero costa circa 10 euro, con riduzioni per studenti, gruppi e famiglie. L’ultimo piano non è accessibile, ma la visita lascia comunque un’impressione profonda: un equilibrio perfetto tra architettura, paesaggio e memoria storica.

Castel Savoia come il castello di Cenerentola

Un castello aperto ai visitatori – lingualombarda.it – fonte instagram

Il clima di montagna può cambiare rapidamente: è consigliabile portare una giacca anche in estate. I sentieri che portano al castello, sebbene ben tenuti, possono risultare scivolosi dopo la pioggia.

Castel Savoia non è solo un monumento. È un luogo sospeso, dove l’arte e la natura si incontrano senza sforzo. Camminando tra le sale decorate o osservando il Monte Rosa dalla terrazza, si comprende perché molti lo chiamino il Castello di Cenerentola.

Non serve una corona per sentirsi parte della sua magia. Basta un passo oltre il portone, e tutto il resto — il tempo, la quotidianità, la distanza dal sogno — sembra scomparire.

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