Curiosità

A cosa serve davvero la terza vaschetta della lavatrice: pochissimi lo sanno (e sbagliano ad usarla)

LavatriceIl significato del terzo vano: tra candeggina, prelavaggio e aceto bianco - www.lingualombarda.it

Quel piccolo scomparto a destra nella vaschetta lavatrice ha una funzione precisa. Ecco come usarlo senza fare errori.

La lavatrice è diventata uno degli strumenti più utilizzati e affidabili nelle case italiane. Con il passare degli anni ha cambiato volto, seguendo i miglioramenti tecnologici e le esigenze quotidiane di chi la usa ogni settimana, spesso anche ogni giorno. Alcuni modelli si collegano direttamente allo smartphone, altri mostrano in tempo reale i consumi energetici, altri ancora calcolano da soli la quantità di detersivo necessaria. Ma nonostante tutto, restano delle funzioni base che spesso vengono sottovalutate. Una su tutte riguarda la vaschetta dei detersivi, in particolare quel terzo scomparto sulla destra che in molti non hanno mai capito bene come usare.

Il significato del terzo vano: tra candeggina, prelavaggio e aceto bianco

Chi ha aperto almeno una volta la vaschetta della lavatrice, sa che ci sono più spazi separati. Di solito, il primo a sinistra è quello riservato al detersivo principale, il secondo al centro all’ammorbidente. Ma c’è anche un terzo spazio, spesso segnalato con un simbolo o con una sigla, che resta per molti un punto interrogativo. Non è lì a caso. Quel vano, più piccolo e spostato sulla destra, è pensato per funzioni ben precise. Serve per il prelavaggio, cioè quella fase iniziale in cui i capi vengono trattati prima del lavaggio completo. Alcuni programmi della lavatrice, specialmente quelli più lunghi o intensivi, prevedono proprio questa prima parte. In quel caso, inserire il detersivo nello scomparto corretto diventa fondamentale.

Ma non solo. Quello stesso scomparto può essere utilizzato anche per inserire candeggina in dosi controllate. Alcuni modelli lo segnalano in modo esplicito, altri lo prevedono come opzione accessoria. La candeggina, se dosata correttamente, aiuta a igienizzare i capi chiari o quelli più sporchi. In alternativa, per chi preferisce un’opzione più naturale, è possibile versare una piccola quantità di aceto bianco. Questo liquido ha proprietà anticalcare, ravviva il bianco dei tessuti e aiuta anche a disincrostare i tubi interni della lavatrice.

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Usare male quel compartimento, o ignorarlo del tutto, può portare a risultati deludenti. I capi possono uscire scoloriti, maleodoranti o non completamente puliti. Alcuni utenti segnalano anche problemi di schiuma o residui. In realtà, si tratta solo di fare attenzione a come si suddividono i liquidi e di capire cosa prevede ogni programma. Molte lavatrici riportano simboli stampati o incisioni in plastica accanto agli scomparti. Basta osservarli con attenzione. La lettera “I” sta per prelavaggio, “II” per lavaggio principale, e il simbolo del fiore (o simili) indica l’ammorbidente.

Come evitare errori comuni e sfruttare al meglio tutti gli scomparti

Uno degli errori più frequenti riguarda la confusione tra i vani, soprattutto quando si usa la lavatrice in modo automatico, senza controllare a quale programma è associata la funzione di prelavaggio. Alcuni utenti inseriscono il detersivo tutto in un unico punto, senza sapere che questo può causare scarso rendimento del ciclo. In certi casi, il detergente finisce troppo presto, e i capi non risultano ben lavati. In altri, la schiuma eccessiva può interferire con il risciacquo finale.

Un secondo errore riguarda l’uso dell’ammorbidente: se versato nella sezione sbagliata, rischia di essere erogato troppo presto, perdendo buona parte del suo effetto. Lo stesso vale per chi aggiunge aceto o candeggina senza conoscere la funzione del terzo scomparto. Alcuni versano questi liquidi direttamente nel cestello o in altri spazi, compromettendo sia il bucato che il funzionamento della macchina.

Per evitare problemi, è consigliabile consultare il manuale d’uso del proprio modello. Ogni marca può prevedere piccole differenze. Nei modelli più recenti, ad esempio, lo scomparto della candeggina ha un segnalatore visivo che si colora in base alla quantità versata. In altri casi, c’è una divisione fisica più netta che aiuta a evitare confusione.

Chi desidera un bucato più bianco, senza usare prodotti aggressivi, può scegliere l’aceto bianco, già citato sopra. Se usato nel terzo vano, aiuta anche a neutralizzare gli odori e a tenere pulita la lavatrice. La dose ideale è di circa mezza tazzina, da non superare. Non è necessario usarlo sempre, ma può essere utile nei lavaggi settimanali di lenzuola, asciugamani o capi chiari.

Attenzione, infine, a non riempire eccessivamente nessuno degli scomparti. Quando si eccede con i liquidi, si rischia che vengano scaricati prima del previsto o che rimangano residui nella vaschetta. È preferibile dosare bene ogni prodotto, in base al carico e al tipo di tessuto. Una lavatrice ben gestita garantisce risultati migliori, riduce i consumi e allunga la vita dell’elettrodomestico.

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